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L'arroganza del potere

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MyrddinMerlino
view post Posted on 7/2/2007, 00:14




L’arroganza del potere
Maestro e discepolo chiacchieravano in un angolo quando una vecchia li avvicinò: “Allontanatevi dalla mia vetrina!”, urlò la vecchia. “State ostacolando i clienti”.
Il maestro chiese scusa e cambiò marciapiede.
Continuarono a chiacchierare, quando si avvicinò un ufficiale. “Abbiamo bisogno che lei si allontani da questo marciapiede”, disse l’ufficiale. “Fra poco passerà il conte”.
“Che il conte usi l’altro lato della strada”, rispose il maestro, senza muoversi. Poi si rivolse al suo discepolo:
“Non dimenticare: non essere mai arrogante con gli umili. E non essere mai umile con gli arroganti.”


Guerriero della Luce di Paolo Coehlo

Quello che ancora ci ostiniamo a chiamare "potere" dovremmo cominciare a chiamarlo follia - come fece a suo tempo Erasmo da Rotterdam.

di Pina La Villa
http://www.girodivite.it/Dizionario-del-te...lennio,604.html



Potere: il significato della parola è usurato e quindi ambiguo, come avvine per tanti altri termini. Togliendo qualche incrostazione si possono forse scoprire alcune cose interessanti.

Potere è arrivato a significare, nel senso comune, arbitrio, comando, affermazione sugli altri.

Ma "potere" è una parola astratta che nasce dall’infinito del verbo che indica invece la possibilità che abbiamo, in una data situazione, di fare qualcosa. La domanda è : cosa posso fare? Indica, paradossalmente, un grande rispetto per se stessi, per gli altri, per le cose. Non cosa VOGLIO O DEBBO, ma, realisticamente, concretamente e rispettosamente, cosa POSSO fare.

Divagazione. Lo yoga, per esempio, insegna cosa possiamo fare col nostro corpo, nel rispetto dei suoi tempi, dei suoi ritmi, della sua malattie e dei suoi difetti, spesso causati da disattenzione nostra nei suoi confronti.

Anche tornando al significato politico della parola "potere" immaginiamo di mantenere questo significato. Immaginiamo il "potere" che fa solo quanto è in grado di fare - secondo la costituzione, secondo le regole, secondo i contrappesi previsti. E spinge in avanti, cioé spinge la società a realizzare le proprie potenzialità, ascoltando tutti i segnali, stando attento alle situazioni di sofferenza, per vedere appunto cosa "può" fare per superarle. Il "potere" non ha quindi, o non dovrebbe avere, nulla a che fare né con l’arbitrio, né col comando, né tantomeno con l’imposizione e la sopraffazione.

Quello che ancora ci ostiniamo a chiamare "potere" dovremmo quindi cominciare a chiamarlo follia, stupidità, arroganza - come fece a suo tempo Erasmo da Rotterdam. E quando sentiamo le frasi "un uomo di potere", "gli uomini potenti", "ha il potere di cambiare le cose", "ha il potere di dare la felicità" etc. etc. dobbiamo solo provare a sostituire alla parola potere la parola arroganza. (il significato della parola arroganza alla prossima puntata).

Tempo fa, su "Sofia", una rivista di filosofia fatta a Verona e ispirata al pensiero della differenza, un dibattito su potere e autorevolezza in cui le pensatrici mostravano tutto il loro malumore nei confronti del potere, cercando di sostituirlo col termine "autorevolezza". Ma non fecero che camuffare con una parola nuova la sostanza pressoché identica del concetto. Nell’autorevolezza vedevano la figura materna, il cui "potere" consiste nella cura e che non vuole gli sia riconosciuto il comando, la responsabilità delle azioni che fa, delle decisioni che prende, ma solo l’autorevolezza, cioé in pratica quelle capacità manipolatorie che da secoli sono state considerate appannaggio delle donne. In pratica dalla padella alla brace. Paterno o materno il potere inteso come manipolazione è sempre deleterio.
 
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MyrddinMerlino
view post Posted on 7/2/2007, 00:34




Antonio de Curtis, meglio noto come Totò, poco più che ragazzo iniziò il servizio di leva a Napoli, imparando ben presto a marcare visita grazie alla sua innata capacità di simulare gravi malattie; ma quando venne trasferito a Livorno, fu costretto a subire le vessazioni di un caporale, "il caporale per antonomasia", promosso "per mancanza di graduati disponibili, pur essendo quasi analfabeta".

"Durante le punizioni [ ... ], rimuginavo in me un rancore senza fine nei confronti dei caporali, verso coloro cioè che, muniti di un’autorità immeritata e forti di una disciplina che impone ai sottoposti l’obbedienza senza discussione, esercitano tali loro meschini poteri [ ... ].
Contrapponevo, ad essi, gli uomini, le persone, cioè, che sanno adoperare la loro autorità senza abusare dei poteri loro commessi".


Una filosofia spicciola ma chiara, da cui non solo nacque la sua più celebre battuta, ma un modo di vivere, di distinguere, selezionare e comprendere il genere umano.
 
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mmmariacl
view post Posted on 7/2/2007, 09:53




Mio padre non è Paulo Coelho, nè il grande Totò, anzi mio padre è solo un uomo senza troppa cultura, ma dice sempre una cosa che a me sembra vera, ed è giusto il contrario di quello che hai detto tu, anche se in realtà, è lo stesso, perché gli opposti sonso tante volte molto vicini.
Tu parli "dell'arroganza del potere".
Lui del "potere dell'arroganza", nel senso di che ci sono tante persone che hanno bisogno di un altro che sia arrogante e possa mostrargli un cammino (sia giusto o sbagliato... non importa), perché da soli, non ci riescono. E parla di loro come "uomini quadrati" (come le denomina lui), come le ruote quadrate, che hanno bisogno di qualcuno che gli spinga per avanzare, perché da sole non ruotano. Cioè, si hanno mutuo bisogno e gli uni sono la parte che manca agli altri.
Allora, mi sembra che ambi due dite lo stesso con diverse parole, perché al finale una cosa porta l'altra, ed è solo un cercolo vizioso, cioè dall'arroganza del potere nasce il potere dell'arroganza..... o al contrario.
Grazie per i tuoi interventi.
Ciao, sono felice di ritrovarti.
María
 
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MyrddinMerlino
view post Posted on 7/2/2007, 20:15




Ciao Maria.
Il potere dell'arroganza mi sembra coincidere con l'arroganza del potere, con l'esercizio arbitrario di una qualche supremazia che si possiede, o che si crede di possedere.
Io spero sempre che No Pasaran i potenti arroganti e gli arroganti potenti.
 
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3 replies since 7/2/2007, 00:11   240 views
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